PRESENTAZIONE
Il Dottorato in “Diritto e Management della Sostenibilità – DiMaS” è destinato alle laureate ed ai laureati che intendano approfondire i profili giuridici e tecnici dei temi della sostenibilità legati all’impresa, ai mercati e alla finanza.
Il corso mira a sviluppare abilità e capacità di analisi critica di fenomeni giuridici e aziendali e visione strategica dei processi decisionali in un’ottica interdisciplinare sensibile alle questioni connesse alla sostenibilità e in grado affrontare le sfide del futuro.
Il percorso formativo si caratterizza per la trasversalità e l’interdisciplinarità degli insegnamenti e delle tematiche oggetto di studio e di ricerca, per il suo orientamento internazionale e per il suo collegamento con istituzioni e centri di ricerca. Quanto al contenuto, l’offerta formativa consente l’approfondimento di materie rientranti in quattro macroaree: 1. Inquadramento giuridico ed economico/aziendale della sostenibilità; 2. Sostenibilità e impresa; 3. Sostenibilità e finanza; 4. Sostenibilità e pubbliche amministrazioni.
Le materie ivi contenute e successivamente specificate verranno affrontate nel periodo di durata triennale del Dottorato sulla base della seguente programmazione.
Il 1° anno prevede la presenza stabile dei dottorandi in sede. I corsi, a frequenza obbligatoria, hanno ad oggetto le materie incluse nelle macroaree indicate (per l’a.a. 2023/2024 v. la voce CALENDARIO) e le attività formative offerte dall’Ateneo (20 ore).
Nel corso del 2° anno le materie delle quattro macroaree sono oggetto di approfondimento più circoscritto e specializzato nell’ambito degli insegnamenti e soprattutto dei seminari ivi previsti. La frequenza degli insegnamenti e dei seminari, l’attività di ricerca, il periodo obbligatorio di studio all’estero, la partecipazione ai corsi di Ateneo (20 ore) programmati per il 2° anno di corso attribuiscono al dottorando 60 CFU.
Nel 3° anno il dottorando è seguito da un docente tutor interno, nominato sin dal primo anno, al quale può affiancarsi un tutor esterno, proveniente da altre università, istituzioni, enti di ricerca o anche imprese. È prevista la partecipazione a seminari, lo svolgimento di un periodo di studio e ricerca presso università straniere e la frequenza dei corsi di Ateneo (20 ore). Il compimento di tali attività e soprattutto l’attività di ricerca che si conclude con il lavoro di tesi determinano l’acquisizione dei 60 CFU finali.
Le prospettive occupazionali e professionali dei futuri dottori di ricerca sono alquanto ampie, attesa che la rilevanza che oggi assumono le problematiche inerenti alla sostenibilità. Oltre alla carriera universitaria, i dottori di ricerca acquisiscono le competenze necessarie ad operare, in posizioni apicali e di elevato profilo, nei centri di ricerca, nazionali e internazionali, nelle imprese innovative, nei settori della governance istituzionale ed economica, della consulenza, della ricerca sociale, delle reti di impresa, della finanza, della tutela e valorizzazione dell’ambiente, delle politiche sociali e territoriali, così come nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, delle istituzioni europee e internazionali, delle organizzazioni governative, degli enti pubblici e privati e degli enti del terzo settore.